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Durante la lettura di un testo che tratta di accadimenti prevalentemente interiori si formano nella mente immagini statiche di un ambiente familiare e lentamente si compone una cornice che contiene, in un spazio definito, l'immagine di qualcosa che non è riconoscibile. Come in un quadro dove il paesaggio interno alla cornice è ben distinguibile mentre il soggetto al centro è fuori fuoco, deturpato da una patina di nulla, da una crosta mancante, da una screpolatura indifferente al senso. Con lo scorrere del tempo le immagini mentali percepite si sedimentano più lentamente dello sviluppo degli eventi narrati. Il flusso che si genera procede dalla sequenza di lettere sapientemente codificate, la descrizione dei personaggi e degli spazi, per quanto dettagliata, lascia spazio all'aggiunta di un tassello mancante che la mente cerca di integrare disperatamente attingendo dai propri ricordi.

During the reading of a text which predominantly deals with inner life's events, a static image of a familiar environment is formed in the mind of the audience. This mentally made picture slowly creates a setting which contains, in a defined space, the image of something that is not recognizable. Just like in a painting, the landscape inside the frame is well distinguishable, while the subject in the center is out of focus. The setting is disfigured by a glaze of nothing, a missing crust, a crack indifferent to sense. As time flows, the perceived mental images sediment more slowly than the development of the narrated events. The stream is generated by a sequence of cleverly encoded letters. Besides the detailed description of characters and places, there's still room for a missing piece that the mind tries desperately to complete with its memories.


Stanze

racconto per camera preparata

tratto da The bells will sound forever di Thomas Ligotti
traduzione italiana di Luca Fusari in Teatro Grottesco
(Il Saggiatore 2015)

con
Massimiliano Rassu
Muna Mussie

regia
Alessandro Panzavolta

ambientazione sonora
Attila Faravelli

musiche originali e field recordings
Enrico Malatesta
Giovanni Lami
Attila Faravelli

produzione
Orthographe
con il sostegno di Villa Nappi / Marche Teatro nell'ambito del Progetto Residenze